Il Golf Italiano si stringe intorno a Mario Camicia

Il Golf Italiano si stringe intorno a Mario Camicia

Purtroppo la notizia era già nell’aria da tempo, i più appassionati infatti si saranno già accorti che da fine Agosto a commentare le trasmissioni golfistiche sulle reti Sky manca quella voce, rauca e spesso sopra le righe, che ha insegnato agli italiani cosa voglia dire il golf in tv. Proprio così, Mario Camicia , storica voce del golf in Italia, lui che con la sua passione da oltre 20 anni promuove il Golf Italiano nel mondo, da alcuni visto come un personaggio scomodo, poco competente e spesso sopra le righe, sta affrontando, da oltre 2 mesi, la partita più difficile della sua vita.
Per tutti quelli che gli vogliono bene, Mario, si è sempre contraddistinto grazie all’ironia, il buon umore e soprattutto per “l’amore” nei confronti di uno sport di cui lui stesso è stato forse il primo promotore in Italia.
Quanti di noi infatti hanno conosciuto e si sono avvicinati al golf grazie alle sue telecronache, alle sue imprecazioni, alle sue superstizioni ed al suo tifo sfrenato, privo di etichetta, nei confronti dei tanti atleti Italiani che negli anni sono succeduti nel golf professionistico mondiale.
Memorabili rimarranno le sue grida di incoraggiamento e felicità durante il British Open del 1995 a St.Andrews ( HYPERLINK “http://www.youtube.com/watch?v=N7z9K7_N-zQ” http://www.youtube.com/watch?v=N7z9K7_N-zQ ) , quando, dopo 4 giorni di gara al cardiopalma, Costantino Rocca imbuco un Put ,da oltre 30 metri, che gli permise di contendersi il titolo ai Play off contro un giovanissimo Jhon Daily.
Oggi tutto il Golf italiano lo vuole incoraggiare allo stesso modo, riconoscendo la sua figura come parte della sua storia e come esempio di passione nei confronti di uno sport da lui sempre amato.
Oggi tutto il Golf italiano lo vuole incoraggiare allo stesso modo, riconoscendo la sua figura come parte della sua storia e come esempio di passione nei confronti di uno sport da lui sempre amato.

Articolo a cura di Simone Massaia

Photocredit@R’Eyes.

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