Regola 28: palla ingiocabile

Regola 28: palla ingiocabile

Come ogni settimana analizziamo una regola tecnica del golf per aiutare gli amanti di questo sport a capire come agire quando si trovano di fronte a certe situazioni. Stamani parliamo della regola 28, cioè della palla ingiocabile. In primis c’è da sapere che è unicamente il giocatore a stabilire se la sua palla è ingiocabile o meno. In tal caso con la penalità di un colpo può scegliere tra 3 opzioni:

  • giocare la palla il più vicino possibile al punto dal quale la palla originaria è stata giocata l’ultima volta (vedere la Regola 20-5);
  • droppare una palla a qualunque distanza dietro il punto dove giaceva la palla, lungo una linea retta che congiunge la buca, il punto dove si trovava la palla e il punto dove viene droppata;
  • droppare una palla entro la distanza di due bastoni dal punto in cui giaceva la palla, ma non più vicino alla buca.

Bunker e penalità. Se la palla ingiocabile finisce in un bunker (banco di sabbia di piccole dimensioni che costituisce un ostacolo) il giocatore può:

  • scegliere la prima opzione (rigiocare da dove avete tirato l’ultimo colpo) e allora può uscire dal bunker (eccetto il caso in cui l’ultimo colpo giocato non fosse proprio da un altro punto del bunker);
  • se invece opta per una delle ultime due opzioni deve droppare nel bunker ma la palla può essere alzata e pulita.

Se si infrange la regola 28 si può andare incontro o alla perdita della buca nei Match Play o perdere 2 colpi nelle gare a colpi.

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