Sub da golf: la nuova professione

Sub da golf: la nuova professione

Si può trarre profitto da uno sport senza necessariamente essere capaci di praticarlo? Affermativo, basta usare un pizzico di ingegno come ha fatto Glenn Berger. Il sommozzatore americano si è inventato una nuova professione: il “sub da golf” trasformando l’acqua, che i golfisti percepiscono come un elemento di disturbo, in una risorsa. Dal 2000 Berger si immerge nelle acque della Florida e recupera palline per un guadagno complessivo di circa 15 milioni di dollari. Non è però tutto facile e bello come potrebbe apparire: nel corso delle sue immersioni Glenn ha fatto anche incontri poco piacevoli con serpenti e alligatori. In realtà l’idea di recuperare palline da golf  nasce in Italia, nel Lazio per la precisione, un bel po’ prima del 2000.

Recupero palline da golf. “Tutto partì come un gioco”ci racconta il proprietario di “Palline da Golf & Srl”. Il titolare abitando vicino ad un campo da golf  si imbatteva spesso nelle palline perse dai giocatori  così un giorno iniziò a raccoglierle per guadagnarsi qualche soldino. Poi crescendo decise di farne un vero e proprio lavoro: nacque così nel 2001 “Palline da Golf & Srl. Attualmente sono 70 i circoli che si affidano all’azienda, soprattutto al Nord. Vengono recuperate all’incirca 400.000  palline all’anno. Una volta recuperate vengono lavate, sottoposte ad alcuni trattamenti specifici, selezionate in base alla marca, al modello, alla categoria e al grado di usura e vendute sia nei negozi sia on line. Il prezzo di acquisto varia a seconda del modello, si parte da venti centesimi fino a un massimo di 2.50 euro, con un risparmio di quasi il 50%. Una buona notizia dunque per gli amanti del golf e per le loro tasche, oltre che per l’ambiente.

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