Eurotour: nel Turkish Airlines Koepka brucia Poulter 25° F. Molinari, 39° E. Molinari

Eurotour: nel Turkish Airlines Koepka brucia Poulter 25° F. Molinari, 39° E. Molinari
Lo statunitense Brooks Koepka ha vinto con 271 colpi (69 67 70 65, -17) il Turkish Airlines Open, terzo dei quattro eventi delle Final Series, che concludono l’European Tour, al quale sono stati ammessi 78 concorrenti compresi Francesco Molinari, 25° con 281 (70 71 71 69, -7), Edoardo Molinari, 39° con 284 (67 72 71 74, -4), e Matteo Manassero, 55° con 288 (70 77 72 69, par).
Sul percorso del Montgomerie Maxx Royal (par 72), ad Antalya in Turchia, Koepka, quinto dopo tre turni a due colpi dal leader, l’australiano Wade Ormsby, ha rimontato con un 65 (-7) superando di un colpo l’inglese Ian Poulter (272 – 64 66 75 67, -16) con il quale ha sostenuto un acceso duello sino all’ultima buca quando l’inglese ha mancato il putt per il birdie e per lo spareggio. Al terzo posto con 274 (-14) lo svedese Henrik Stenson, che ha recuperato 14 posizioni grazie a un 64 (-8), miglior score di giornata, al quarto con 275 (-13) gli inglesi Andy Sullivan e Danny Willett, lo spagnolo Miguel Angel Jimenez e Wade Ormsby, che ha ceduto con un 71 (-1), e al settimo con 276 (-12) l’inglese Lee Westwood e il tedesco Marcel Siem. Quest’ultimo era in corsa per il titolo, ma fallito l’obiettivo ha dato al nordirlandese Rory McIlroy, costretto al forfait nelle prime tre gare delle Final Series, la certezza matematica di essersi imposto nella money list e di aver completato una straordinaria tripletta, che era già riuscita all’inglese Luke Donald (2011), ossia di vincere nella stessa stagione gli ordini di merito continentale e statunitense e di essere al vertice del world ranking.
Prima di questo torneo potevano ancora sorpassare McIlroy il gallese Jamie Donaldson, lo spagnolo Sergio Garcia e appunto Siem, che lo seguivano nell’ordine in graduatoria, ma ci sarebbe riuscito solo chi fosse stato capace di vincere entrambe le gare rimanenti, dipendendo comunque dalla posizione occupata dal numero uno mondiale in quella conclusiva, dove rientrerà e che avrà luogo la prossima settimana a Dubai (DP World Tour Championship, Jumeirah Golf Estates, 20-23 novembre, riservata ai primi 60 della money list). Subito fuori gioco Donaldson e Garcia, l’ultimo a mollare è stato Siem, che era andato a segno nella prima delle Final Series (BMW Masters).
Tornando al torneo, Donaldson 19° con 280 (-8) è rinvenuto nel finale risalendo la classifica di venti gradini, mentre Garcia ha concluso alla pari con Francesco Molinari, dopo un andamento altalenante. Mai al proscenio Luke Donald, 32° con 282 (-6), il thailandese Thongchai Jaidee, 36° con 283 (-5), il belga Nicolas Colsaerts, 52° con 287 (-1), il tedesco Martin Kaymer, 60° con 289 (+1), e lo scozzese Colin Montgomerie, autore del tracciato e alla 600ª presenza nel tour, 70° con 292 (+4).
Koepka, 24enne di West Palm Beach, è passato professionista nel 2012 approdando nel Challenge Tour. Ha subito dato saggio delle sue qualità cogliendo un titolo, poi nel 2013 ne ha conquistati altri tre in meno di due mesi ed è salito direttamente e immediatamente nel circuito maggiore. In questa stagione si era messo in evidenza con quattro piazzamenti tra i top ten, compreso un quarto posto nell’US Open a cui ha aggiunto un buon 15° nel PGA Championship. Ha iniziato il giro finale con molta decisione e ha messo un punto fermo sul suo primo successo nell’European Tour con un eagle alla buca 13, che gli ha dato la leadership dopo aver segnato cinque birdie in precedenza.
Poulter, che aveva accusato un pesante 75 (+5) nel terzo giro, è partito molto forte e alla buca 13 ha replicato con il quinto birdie di giornata per il 67 (-5) all’eagle di Koepka, ma successivamente ha proseguito in par rimanendo un colpo dietro. Sul green della 18, come detto, ha fallito un putt di circa due metri per arrivare al playoff.
E’ stato ottimo l’avvio di Francesco Molinari, con due birdie e un eagle in quattro buche, poi ha rallentato e due birdie e tre bogey hanno fatto un parziale di 69 (-3) e due posti guadagnati in graduatoria. Due birdie in partenza anche per Edoardo Molinari, che successivamente ha perso smalto e colpi con tre bogey e un doppio bogey prima di terminare con un birdie per il 74 (+2) che l’ha fatto arretrare di 22 posizioni. Ne ha guadagnate otto Manassero, anche lui con uno score di 69 prodotto da cinque birdie e da due bogey.
Il veronese pur essendo sceso dal 57° al 61° posto dell’ordine di merito (575.077 punti) sarà comunque nel field del DP World Tour Championship insieme a Francesco Molinari, 36° (960.945), e a Edoardo Molinari, 37° (944.222). Infatti le rinunce del sudafricano Ernie Els e dell’inglese Paul Casey hanno aperto le porte appunto a Manassero e a cileno Felipe Aguilar (62°). Nella money list l’imprendibile Rory McIlroy ha collezionato 5.400.700 punti ed Henrik Stenson si è portato al secondo posto con 2.674.186.

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