Golfisti Amatori: intervista a Marco Levi, amministratore delegato Reed Business Information

Golfisti Amatori: intervista a Marco Levi, amministratore delegato Reed Business Information

1. Perché la scelta di avvicinarsi al mondo del Golf, passione trasmessa dalla famiglia o “amore a prima vista”?

Amore a prima vista sin da quando ero ragazzino, sviluppato con l’avanzare degli anni fino a diventareoggi una passione quasi totalizzante.

2. Riesce sempre a trovare uno spazio per lo sport, al di là degli impegni lavorativi?

Penso sia fondamentale trovarlo: tuttora, però, è molto raro che durante la settimana io riesca a ritagliarmi uno spazio per il golf. Diciamo che potrebbe essere uno dei buoni propositi per l’anno nuovo. Finora si tratta di un sogno irrealizzato, ma non dispero.

3. Se dovesse promuovere questo sport ai curiosi, cosa direbbe loro?

Che è il migliore sport possibile per sfidare se stessi.

4.  Cosa c’è nella sua sacca? C’è una scelta precisa di abbigliamento che ama indossare durante l’attività?

Nella sacca: Mizuno MX-25 dal 4 al pitch, driver Taylor Burner, legno 3 e rescue 19° e 22° sempredella serie Taylor Burner, 52 e 56 gradi Titleist Vokey Design, putter Odyssey 2 Ball. Per quanto riguarda l’abbigliamento, scarpe Foot-Joy, mentre pantaloni e maglietta sono di cotone, non necessariamente tecnici. Qualche tempo fa, in occasione di una competizione tra amici, abbiamo sfoggiato pantaloni alla zuava con tanto di calze a rombi, in onore dei golfisti di inizio 900.

5.  In quale campo da golf gioca e quale le è piaciuto di più di quelli visitati in Italia e all’estero, se ne ha avuto occasione..

In Italia, gioco normalmente al Brianza, mentre il campo che più mi piace è sicuramente il golf club Asiago. All’estero, su tutti vince il percorso di Pebble Beach in California, ma il sogno nel cassetto è giocare al Royal St Andrews in Scozia.

6. Cosa dice la moglie o fidanzata del tempo ” rubato” per il golf? Oppure, magari ha la fortuna di giocare insieme alla sua compagna?

Inizialmente è stato un problema… da 6 mesi a questa parte invece, ha iniziato a giocare anche mia moglie, quindi non dispero di poter giocare insieme. Diciamo che, pur di non essere una vedova bianca, ha ceduto all’obbligo…

7. Qual è il colpo più difficile?

L’uscita da un bunker, può accadere di tutto…

8. E la cosa più buffa capitata sul green?

Facendo un approccio da fuori green, la palla è partita alta, ma ha colpito l’asta bandiera e non so per quale motivo divino, è scesa verticale direttamente in buca.

9. La regola del golf che non le entra in testa…

L’ordine di gioco nella foursome o double foursome.

10. Qual è il professionista che stima di più e perché?

Sicuramente Miguel Ángel Jiménez. Probabilmente perché ha la mia età e, quindi, pur non essendo più un giovane professionista, ha dentro un fuoco entusiasmante e coinvolgente. E poi perché, alla fine di ogni giro, comunque sia andata, si fuma il suo sigaro con l’aria di godersela, totalmente in pace con se stesso.

11. Cosa manca nel golf italiano per far sì che diventi uno sport diffuso? E’ ancora uno sport elitario?

E’ considerato uno sport elitario, ma non lo è più: ormai il costo delle attrezzature, così come l’accesso ai campi, si è abbassato notevolmente. In alcuni casi, praticare lo sci può essere persino più dispendioso. Se non si è ancora diffuso, probabilmente è perché, fino a poco tempo fa, mancava un giocatore di punta che fosse trainante per i giovani, ma ora con i fratelli Molinari e Matteo Manassero sono sicuro riusciremo a superare l’impasse!

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