Il pre-shot e la routine nel mental training

Il pre-shot e la routine nel mental training

Il pre-shot e la routine nel mental training. Un momento fondamentale del golf e la migliore routine con cui gestirlo, con il mental training

Il pre-shot e la routine nel mental training. Come è noto, si tratta di uno dei momenti fondamentali nel golf, dunque necessita di particolare attenzione. Ci sono delle metodologie adatte per affrontarlo, con il mental training. Questo perché si tratta di un momento particolarmente delicato e la frustrazione si trova sempre dietro l’angolo, puntuale ad arrivare, naturalmente, nell’istante meno indicato. In effetti, sono pochi i giocatori che si preoccupano solamente o quasi esclusivamente della prestazione, che in realtà è l’unico fattore veramente controllabile del golf. Il risultato non è gestibile se non indirettamente, concentrandosi sulla performance, sul presente, sul qui e ora del gioco. La brama del successo non fa altro che aumentare la tensione, distogliendo l’attenzione dalla prestazione e dalle sensazioni emotive che essa porta. Quindi, come già spiegato, bisogna utilizzare la concentrazione come un interruttore mentale, pronto ad essere acceso e spento quando serve, da attivare durante l’esecuzione del colpo e da spegnere per ricaricarsi nei momenti di attesa. Ecco che creare l’opportuna routine diventa fondamentale. Questa aiuta a focalizzarsi sul gioco, sulla prestazione, aumenta l’attenzione, allontana i pensieri troppo rivolti al risultato, fa diminuire la tensione. La routine deve essere personalizzata in base alle proprie caratteristiche, affinché divenga l’interruttore mentale della concentrazione. Dunque, la buona routine pre-shot prevede questo: si apre la routine con un gesto che la attivi, come prendere il bastone dalla sacca o sistemarsi il guanto. Così ricorderete che da quel momento dovrete accrescere la vostra concentrazione. Ora dovrete regolare il livello di arousal, cioè di attivazione psicofisica: alzarlo se troppo basso o abbassarlo se troppo alto. I livelli ottimali sono quelli medi. Si procederà quindi a un piccolo riscaldamento muscolare, che oltre a servire per l’esecuzione tecnica aiuta moltissimo a concentrarsi. Poi si sceglie l’obiettivo: dove e come colpire la pallina, prendendo una decisione tecnica e tattica. Infine, l’esecuzione. Qui la concentrazione sarà massima, non dovrete nemmeno accorgervi di ciò che accade intorno a voi. State attenti alla prestazione, non all’esito del colpo, tanto meno ai pensieri distraenti. Eseguite il gesto fluidamente, concentrati e fiduciosi nei vostri mezzi.

Foto: Dotgolf

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